
A Roma, in pieno centro storico, a pochi metri da Piazza Navona, sorge il complesso monumentale del Chiostro del Bramante, esempio rinascimentale di eccezionale valore storico ed architettonico, oggi sede del Museo di Arte Moderna e Contemporanea.
Al suo interno sarà possibile ammirare fino al 23 agosto una rassegna esaustiva dell’opera di Joan Miró: oltre 80 lavori, del genio catalano, mai giunti prima nel nostro Paese, tra cui 50 olii di sorprendente bellezza e di grande formato, ma anche terrecotte, bronzi e acquerelli.
E questo grazie alla Fundació Pilar i Joan Miró di Palma di Maiorca, che detiene gran parte del patrimonio dell’artista e che ha concesso in via del tutto straordinaria le sue opere per un’anteprima italiana. La curatrice dell’esposizione è María Luisa Lax Cacho, ritenuta la massima esperta internazionalmente dell’opera di Miró.
La mostra racconta l’intera produzione artistica del grande maestro, con particolare approfondimento alle opere create nei trent’anni anni in cui il maestro visse a Maiorca ( dal 1956 fino alla morte avvenuta nel 1983). Si potranno ammirare, tra gli altri capolavori, gli olii Femme dans la rue (1973) e Untitled (1978); i bronzi come Femme (1967); gli schizzi tra cui quello per la decorazione murale per la Harkness Commons-Harvard University. Un periodo particolarmente felice per l’artista, che finalmente aveva a sua disposizione un grande atelier e un laboratorio, a contatto con la natura sua musa ispiratrice, in una continua evoluzione di nuove idee che gli ha permesso di elaborare contemporaneamente più opere.
Per questo si è pensato di ricreare integralmente negli spazi espositivi della mostra lo studio in cui Miró creò i suoi capolavori. Si potranno così vedere anche tutti gli oggetti, i pennelli e gli strumenti originali che l’artista usava e che si sono conservati grazie all’attività della Fondazione.
Perfettamente indovinata la scelta di esporre all’interno della cornice rinascimentale del Chiostro del Bramante quale contrappunto allo spirito multiforme di Miró e al suo linguaggio fatto di macchie, grafismi, spruzzi, impronte, abrasioni, suture e chiodi.
Splendida la vista del loggiato interno del Chiostro del Bramante, trasformato per ospitare le iniziative più varie e che merita una visita al suo interno : alla base di ogni pilastro si hanno sedili un tempo usati dai monaci ed oggi usati dal pubblico per la lettura, la conversazione o il ristoro. In quasi tutte le lunette si possono ammirare delicati affreschi con storie della vita Mariane.
Per chi volesse continuare a gustare l’atmosfera magica che da sempre le vie di Roma riescono a trasmettere vi invitiamo a proseguire per Via della Pace e a fermarvi al caffè letterario L’emporio alla Pace, dove Ivano e Simonetta vi ospiteranno all’interno dei loro salottini retrò e dove sarà possibile gustare una pausa d’arte immersi tra tante edizioni di libri proposti e selezionati dagli stessi proprietari. Immancabile poi, un giro per via del Governo Vecchio alla scoperta di pezzi d’antiquariato esposti ancora nelle antiche botteghe e alla ricerca di abiti e accessori vintage unici nel loro genere.
Caterina Parrello